Il clima di domani
Venerdì prossimo i giovani sciopereranno per il clima anche in Ticino. Il mio Dipartimento e il coordinamento studentesco hanno trovato un accordo affinché questo fosse possibile in maniera concordata, pur nel rispetto delle idee di ognuno e di qualche obbligo inderogabile.
Il fatto che le giovani generazioni si interessino a questa tematica centrale credo sia estremamente positivo e dovrebbe incentivare la politica a fare molto di più nella direzione indicata.
Anche la mia militanza politica è iniziata molti ani fa attorno a questioni che in parte coinvolgevano le tematiche ambientali. Erano i periodi di “Energia nucleare? No grazie”, una richiesta che allora veniva schernita dalle maggioranze adulte e che oggi viene invece riconosciuta come un obiettivo condiviso, a dimostrazione di quanto a volte i giovani sanno riconoscere prima di chi li ha preceduti le battaglie di progresso e di frontiera.
Poi mi sono occupato di altro, di diritto all’alloggio, di giustizia, di persone disabili, di socialità e ora di scuola e cultura, ma non posso dimenticare la lunga battaglia per la tassa sul sacco in Ticino, proposta più volte in Gran Consiglio e infine passata grazie al cambiamento di rotta al Dipartimento del territorio del collega Zali su questo tema. Anche su questa storia ne ho viste e sentite di tutti i colori, comprese delle ridicole lettere minatorie con la mia testa mozzata disegnata dentro un sacco dei rifiuti (???), ma alla fine all’obiettivo ci siamo arrivati.
Per questo sono certo che il clima possa essere salvato se in tanti, assieme, si avrà la perseveranza di insistere e ribattere colpo su colpo, punto per punto.
Manuele Bertoli
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