Progettualità

Per poter anche solo immaginare di rendere possibili una serie di cose che le varie forze politiche stanno oggi proponendo per la socialità, la scuola, l’ambiente ecc., sono necessarie risorse e finanze pubbliche sane. Senza questo presupposto il margine di manovra politico reale è molto stretto.

Nel 2015, grazie ad un ricorso socialista, il Tribunale federale ha abolito lo scandaloso sconto del 70% agli evasori (amnistia fiscale) voluto da tutte le altre forze politiche, che avrebbe fatto perdere all’erario milioni e milioni. A seguito di quella sentenza, gli evasori che si sono autodenunciati (e sono in tanti ad averlo fatto e a farlo) hanno pagato e stanno pagando gli arretrati con gli interessi senza incorrere nelle multe. Una manna per le casse cantonali, oltre che un provvedimento di banale e semplice giustizia nei confronti di chi ha sempre onorato tutto quello che doveva allo Stato.

È quindi ai socialisti che si deve una parte fondamentale del risanamento delle finanze pubbliche raggiunto in questi anni, quindi la possibilità di ricominciare a pensare in termini di progettualità.

Io non ho mai condiviso l’amnistia fiscale, ho festeggiato quando è arrivata la sentenza del Tribunale federale e credo che quel ricorso sia stato un atto di grande equità e un provvedimento concreto ed efficace per gettare le basi di una nuova progettualità. Ora si tratta di essere altrettanto efficaci nella messa a punto dei provvedimenti di spesa, nel settore sociale, nel settore della formazione, nella difesa dell’ambiente, per fare i passi avanti necessari a rispondere ai bisogni. Le idee non mancano di certo, le risorse come abbiamo visto ci sono, abbiamo però la necessità di uscire bene dalle elezioni di aprile, perché anche i numeri in politica contano molto.

Manuele Bertoli

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